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Tra gli articoli recenti in PudMed (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/) segnalo:

Self-Injury and Suicide Attempt in Relation with Trauma and Dissociation among Adolescents with Dissociative and Non-Dissociative Disorders.
Kılıç F, Coşkun M, Bozkurt H, Kaya İ, Zoroğlu S.   Psychiatry Investig. 2017 Mar;14(2):172-178. doi: 10.4306/pi.2017.14.2.172. Epub 2017 Mar 6

L'articolo evidenzia come il disturbo dissociativo sia più spesso collegato a autolesionismo e tentativi di suicidio rispetto ad altri disturbi psichiatrici come ADHD, Disturbo Depressivo Maggiore e Disturbo D'ansia. Il numero di adolescenti indagato è 207; sono stati divisi in 5 gruppi comprendendo il gruppo di controllo senza problemi psichiatrici.
Commento: il risultato è evidenziato dalla tabella che riporto dall'articolo:


Un aspetto che forse limita l'impatto del significato della ricerca riguarda la possibilità di definire in modo così preciso i contorni delle diagnosi. Ad esempio se consideriamo che il Disturbo di Personalità Borderline è caratterizzato da presentare, in relazione alla disregolazione emotiva che lo caratterizza, aspetti d'ansia ed aspetti depressivi ed inoltre è noto l'uso di difese dissociative potrebbe esserci una significativa sovrapposizione e il numero dei pazienti con il solo Disturbo Dissociativo (o di altri sottogruppi) verrebbe ad essere significativamente ridimensionato. Mentre aldilà delle diagnosi risulta etremamente interessante come le difese dissociative siani fortemente correlate ad autolesionismo e comportamenti suicidari.

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Altro articolo recente e pubblico, riguarda la relazione tra ADHD e tentativi di suicidio. Gli autori hanno esaminato 26 articoli ed evidenzaito nelle conclusioni come il disturbo (ADHD) sia significativamente correlato a tentativi di suicidio e come di conseguneza sia importante indagare la presenza di comportamenti suicidari nel caso di soggetti con ADHD anche per prevenire il suicidio.
Attention-deficit/hyperactivity disorder and suicide: A systematic review.
Balazs J1, Kereszteny A1.     World J Psychiatry. 2017 Mar 22;7(1):44-59. doi: 10.5498/wjp.v7.i1.44. eCollection 2017.

In conclusion, our systematic highlights that the early recognition and treatment of ADHD - either as a comorbid condition or as a main diagnosis- and the cooccurring psychiatric disorders, can play an important role in the secondary prevention of suicide. Additionally, it could be useful to incorporate routine measurements of suicidality in the daily practice of ADHD clinics.

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L'articolo che riporto sinteticamente di seguito mette in evidenza il profilo epidemiologico e la causa scatenante di avvelenamento in minori.
Gli autori sottolienano come l'intossicazione volontaria per il sesso femminile sia più frequentemente con farmaci (paracetamolo il più utilizzato) mentre per il sesso maschile si verifichi con alcool e sostanze illecite (Tabella 1). Nella tabella 2 si evidenziano le motivazioni.

Epidemiologic profile and triggering factors of voluntary poisoning in teenagers.
Nistor N1, Jitareanu C, Frasinariu OE, Ciomaga IM, Rugina AL, Streanga V. Medicine (Baltimore). 2017 Feb;96(5):e5831. doi: 10.1097/MD.0000000000005831.


Conclusion
In adolescence the risk of voluntary poisoning is higher. We found that self-in flicted poisonings with pharmaceutical drugs were more common in girls and the use of drug and alcohol intoxication was found especially in boys. The most common pharmaceutical drug involved in single drug self-poisoning was acetaminophen. Family or school con flicts and emotional and/or conduct disorders were the most important triggering factors of voluntary poisoning. Our findings emphasize the need for sustained and focused prevention efforts. Triggering factors and adolescents with suicidal risk should be identified in order to avoid fatal events. Familial factors have to be carefully considered, because they play an important role in the process of personality development in adolescents.


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