Uno spazio dedicato a
Questa
categoria raccoglie le voci su film che hanno come
tema centrale il suicidio. Sono ben 110 suggerimenti.
Li riporto con i relativi links
Relativamente
a quanto il cinema può essere stimolante e fonte di
riflessione ricordo il sito Laboratorio
di cinema e psicologia
Nel
lavoro con adolescenti suicidari proponiamo un
intervento di gruppo, che necessariamente si affianca
a quello individuale che molto ricorda quanto proposto
dal dr Sergio
Stagnitta.
http://www.cinemaepsicologia.it/laboratorio-di-cinema-psicologia/
Cos’è
un laboratorio esperienziale di cinema e
psicologia?
Il cinema è un grande laboratorio
sperimentale in cui i processi cognitivi e affettivi
possono venire stimolati e riassemblati, frantumati e
ricomposti
Il cinema ci permette di sognare ad occhi
aperti, soddisfare desideri repressi, di identificarci
con i personaggi, proiettare i nostri vissuti inconsci,
creare effetti catartici e suggestivi e non ultimo
esplorare e comprendere le rappresentazioni collettive
grazie al suo rapporto strettissimo con gli avvenimenti
del mondo, che spesso descrive efficacemente e, a volte,
anticipa con una straordinaria lungimiranza.
Il
laboratorio esperienziale di cinema e psicologia è
un dispositivo gruppale che utilizza i film o
sequenze cinematografiche opportunamente montate,
all’interno di un’esperienza formativa,
esperienziale e/o ludica.
Il
film o le sequenza cinematografiche divengono oggetti
di mediazione comuni del gruppo che ci permettono di
sollecitare alcuni elementi personali, tra i quali: le
emozioni che il film attiva in ciascuno di noi, il
rapporto che costruiamo con i personaggi durante la
visione del film, le sollecitazioni che ci arrivano
dalla trama e dai contenuti che il regista vuole
trasmetterci ed inoltre le sensazioni silenti che
passano tra i partecipanti. Tutti questi elementi
possono essere utilizzati da ciascun partecipante
come “un diario di bordo” per l’intera durata
dell’esperienza.
Questo
dispositivo, quindi, facilita il contatto con le
emozioni e sviluppa il confronto con gli altri
partecipanti all”esperienza. Il modello di lavoro è
quello del “gruppo esperienziale”, ovvero
lavorare su un tema mettendosi in gioco con le proprie
emozioni, vissuti, esperienze, in un assetto gruppale
che consenta un confronto a più livelli di
partecipazione. L’obiettivo quindi è utilizzare un potente
mezzo espressivo, qual è il film o le singole
sequenze cinematografiche, per conoscerci attraverso
la relazione con l’altro.
Questo modello permette di apprendere
attraverso l’esperienza diretta e partecipata e non
attraverso informazioni unidirezionali che toccano
spesso soltanto il livello più cognitivo della persona.
Ancora film
Percorsi film di Ignazio
Senatore http://www.cinemaepsicoanalisi.com/it/cinema-e-suicidio/
A.I Intelligenza artificiale di Steven Spielberg – USA
(2002)
Action di Tinto Brass – Italia (1980)
Amanti folli di Max Ophuls –Germania (1933)
Amici di Georgia (Gli) di Arthur Penn – USA (1981)
Arizona dream di Emir Kustirica – USA (1993)
Attimo fuggente (L’) di Peter Weir – USA (1989)
Bambini ci guardano (I) di Vittorio De Sica – Italia
(1943)
Bodu salvato dalle acque di Jean Renoir – Francia (1932)
Cacciatore (Il) di Michael Cimino – USA (1978)
Chi è Harry Kellermann e perché parla male di me? di Ulu
Grosbard – USA (1971)
Colore della notte (Il) di Richard Rush – USA (1994)
Delicatessen di Jean Pierre Jeunet- Marc Caro – Francia
(1990)
Diavolo probabilmente (Il) di Robert Bresson – Francia
(1978)
Fedora di Billy Wilder – Germania -1978
Femmina folle di John Stahl – USA – 1946
Fuoco fatuo di Louis Malle Francia – 1963
Ancora film
Anche in sentieri del cinema
(http://www.sentieridelcinema.it/chi-siamo/) propone
sul tema del suicidio diversi film ampiamente recensiti .http://www.sentieridelcinema.it/tematica/suicidio/
in questo caso invito ad utilizzare il links
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