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Adult attachment interview

La valutazione della AAI secondo il modello Crittenden  permette di cogliere la prevalenza della processazione delle informazioni affettive e cognitive, rispettivamente da parte di soggetti preoccupati (C) ed evitanti (A), attribuendo ai sicuri (B) la capacità di utilizzare sia le une che le altre in modo equilibrato. Crittenden afferma anche che i pattern possono cambiare nel corso della vita, non solo in seguito ad eventi fondamentali o terapie ma semplicemente per il manifestarsi di nuove capacità di lettura della realtà in relazione al passaggio a modalità di pensiero più sviluppato. 
Il Modello Dinamico Maturativo (DMM) proposto da Crittenden  è un’estensione della teoria dell’attaccamento di Bowlby-Ainsworth. Uno degli aspetti più significativi del DMM consiste nella riformulazione della funzione dei pattern di attaccamento come strategie di protezione del sé, così, l’informazione che deriva dall’esposizione al pericolo è utilizzata per generare strategie di protezione del sé.
Bowlby ha concettualizzato l’attaccamento come  una strategia per i bambini per proteggersi dalla perdita o dalla separazione dalle figure di attaccamento. Crittenden ha ampliato il significato di queste strategie allargandolo ad ogni tipo di pericolo. Ainsworth ha descritto tre strategie di base attraverso le quali i piccoli proteggono loro stessi. Il tipo A che tende ad inibire la dimostrazione di affetti negativi e ad andare incontro a quello che  l’adulto protettivo desidera. Il tipo B mostra fedelmente  cosa prova affettivamente  e segnala, precisamente e puntualmente, cosa desidera mentre il tipo C mostra in modo esagerato e misto gli affetti negativi, così facendo, fornisce segnali confusi cieca i suoi bisogni.
                Crittenden (1997) ha espanso le strategie infantile di Ainsworth a tutta la vita comprendendo le strategie sessuali (vedi  Figure 1).
Molto sinteticamente i pattern di attaccamento che si evidenziano con la AAI  possono essere descritti come:
A - distanzianti: le loro AAI sono caratterizzate da discorso distanziante che non prende in considerazione il punto di vista del soggetto dell’intervista quanto piuttosto quello dei genitori, si distanziano dagli stati affettivi negativi che vengono svalutati o sostituiti con stati affettivi falsi. I sentimenti di paura, collera e desiderio di conforto vissuti dal soggetto vengono sminuiti ed accantonati. Vi sono lacune di memoria episodica e vengono fatte generalizzazioni sostitutive di tipo semantico (è sempre stato attento a me…. ). Da sottolineare che quello che non viene ricordato è attivamente celato alla coscienza come dimostra l’aumento della tensione emotiva misurata attraverso una serie di indicatori fisiologici.
C - preoccupati (assorti con inquietudine in molteplici pensieri): la AAI caratterizzato dalla incapacità di utilizzare i ricordi episodici della propria storia per creare degli schemi riassuntivi. Anche in questo caso si osserva una dissociazione tra memoria semantica ed episodica a favore dell’episodica. Le AAI di tipo C sono caratterizzate dal racconto di episodi che si affollano e vengono presentati come quasi si svolgessero al momento (ad es. il tempo dei verbi passa dal passato al presente). Gli episodi non sono inquadrati in una narrazione coerente ed anzi anche le esperienze vengono spesso raccontate con alterazioni spazio temporali. Gli stati emotivi in questo tipo di AAI sono in primo piano
e presentati in modo vivido e coinvolgente.
B – equilibrati: le AAI equilibrate presentano la caratteristica di raccontare gli eventi (memoria episodica) organizzandoli (memoria semantica) in un significato coerente per la persona. Si evidenziano riflessioni originali e condivisibili nello svolgimento della AAI.
Per arrivare a definire uno stile di attaccamento si tiene conto di una serie di informazioni che si ricavano dalla lettura dell’intervista.
Un pilastro su cui si basa la codifica Crittenden riguarda l’analisi dei seguenti sistemi di memoria : memoria procedurale; memoria per immagini; memoria semantica; memoria episodica; linguaggio connotativo e funzionamento riflessivo (memoria di lavoro). Quest’ultima è una caratteristica fondamentale dei soggetti equilibrati ed in grado di compiere integrazioni tra i diversi sistemi di memoria, ovvero, di prendere in considerazione tutte le trasformazioni delle informazioni nel loro insieme. Poi vi sono dei markers linguistici specifici per A B C. Si valuta inoltre la coerenza dell’intervista trascritta per qualità, quantità, rilevanza e modalità espressiva delle risposte.
Un altro aspetto significativo riguarda i “modificatori” che rivestono notevole importanza nella valutazione finale. Infatti, lutti e traumi/ irrisolti, aspetti depressivi e riorganizzazione sono dimensioni che aiutano a chiarire la condizione del soggetto rispetto all’attaccamento insieme al pattern principale.
Dalla valutazione delle diverse informazioni si arriva a definire un possibile pattern di attaccamento, che nel modello dinamico maturativo di Crittenden si colloca nella figura1.
Come evidente è una struttura circolare che sottolinea l’aspetto dinamico del modello.
L’area B è rappresentata dai soggetti equilibrati e che quindi integrano affettività e cognitività. Allontanandoci da B in entrambe le direzioni, con le distinzioni già segnalate per A e C, ci avviciniamo alla psicopatologia.
Agli estremi del modello i soggetti sono impegnati dai loro bisogni, irrisolti e difficilmente sono in grado di accogliere le esigenze della loro prole. La modalità di accudimento genitoriale  risulterà per lo più condizionata dai bisogni del genitore ed il minore dovrà in qualche modo corrispondere ad esse.

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